La sacra di San Michele è uno dei sette monasteri che la leggenda volle lo stesso San Michele Arcangelo, generale delle legioni celeste, per difendere l’Europa dal Demonio. 7 monasteri dall’Irlanda a Haifa in Israele, passa da Saint Michael Mont in Cornovaglia, Mont Saint Michel i Francia, la Sacra in Piemonte, San Michele nel Gargano, Symi in Grecia. Una perfetta linea retta li unisce e tra Mont sain Michel e la Sacra e Monte sant’Angelo nel Gargano sono posti alla stessa distanza.
La Sacra è stata costruita poco prima dell’anno mille fuori dalle porte di Torino all’imbocco della Val di Susa. Si trova all’incrocio tra la via Francigena e la sacra Longobaldorum. La prima chiesetta intitolata a San Michele fu voluta dal vescovo di Torino Annuncone, ma la leggenda narra che San Michele Arcangelo apparve a San Giovanni Vincenzo discepolo di San Romualdo, vescovo di Ravenna che si ritirò a vita eremitica proprio nei pressi del tempietto dedicato a San Michele e iniziò a costruire un monastero sul monte Caprasio.
I lavori non avanzavano mai perchè le pietre posate durante il giorno, di notte sparivano. Il vescovo rimase così sveglio per capire chi rubava le pietre e vide uno stuolo di angeli che le portavano sul monte Pirchiriano dove oggi sorge il monastero. Dopo l’anno mille l’Abbazia venne affidata a 5 monaci benedettini.
Il monastero presto si popola di monaci e insieme ad essi iniziano i lasciti e le donazioni di tanta aristocrazia, fino a rendere l’abbazia la più grande e importante del Piemonte con possedimenti e monasteri affiliati in tutto il Piemonte e anche in Europa. La posizione strategica tra Piemonte e Francia ne fece in poco tempo una delle abbazie benedettine più potenti d’Europa e conobbe il suo apice alla fine del XIV secolo per iniziare un lento declino vocazionale, economico e finanziario nei secoli successivi. Dopo sei secoli di vita benedettina la Sacra di San Michele fu affidata ai padri Rosmiriani da re Carlo Alberto di Savoia nel 1836. Da quella data le salme di 24 reali si Savoia tumulanti nel duomo di Torino, vengono traslati nell’antico monastero.
Nel 1994 la Regione Piemonte riconosce il monastero come Simbolo del Piemonte, per la sua strategica importanza culturale e spirituale in Europa.
La Sacra ha ispirato il “Nome della Rosa” di Umberto Eco e nella stessa Abbazia è stato girato l’omonimo film Sean Connery.
Paga con: