Birra doppio malto, me ne porti un’altra! Quali avete? Se qualcuno fa questa domanda dove si trova?
Sicuramente in Italia. Senza ombra di dubbio, la birra doppio malto si beve solo in Italia. Ma come? Se penso alla birra doppio malto mi vengono in mente birre dolciastre, scure, molto alcoliche e spesso di provenienza belga. Esatto, ma la denominazione doppio malto non identifica una modalità di produzione della birra come può essere una pale ale, una indian o una belgian dark ale.
Doppio malto è una classificazione tutta italiana della birra, indovinate perchè? E’ la modalità per classificare la birra in base al grado plato. Il grado plato è una scala di misurazione del contenuto saccarometrico del mosto, ossia del contenuto zuccherino che ha la birra prima della fermentazione. In base al livello zuccherino la legge italiana risalente al 1962 (n.1354 del 1962, “Disciplina igienica della produzione e del commercio della birra”), determina una classificazione della birra come segue:
Ma non si poteva utilizzare la classificazione che identifica la tipologia di birra? No, questa classificazione serve per misurare quante tasse il birraio deve pagare allo stato. Più è alto il grado plato, più è alta la tassazione.
Qual’è la conseguenza di questa legge in termini di prezzo sulle birre? Avremo come conseguenza che le birre con un contenuto alcolico più alto costano progressivamente molto di più rispetto alle birre con un contenuto alcolico più basso. Mediamente quando acquistiamo una birra circa 1/6 di ciò che paghiamo è accisa e 1/6 IVA. L’Italia è il paese europeo con le tasse sulla birra più alte, non solo la birra in Italia è la bevanda da pasto con le tasse più alte.
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