Imperial Stout, scusi ne avete?. Se vi trovate in un purchessia pub, birreria o locale probabilmente non sapranno di cosa state parlando.
Purtroppo la cultura brassicola italiana è stata cancellata da un secolo di improduttività brassicola e di dominio monopolistico del vino, ma ultimamente l’Italia si sta rifacendo diventando in poco tempo la prima in Europa per microbirrifici!!!
Devo però dire che c’è comunque un po’ di confusione sul termine in quanto Stout è “sinonimo” o meglio è stato per tempo un aggettivo rafforzativo dello stile Porter per indicare una birra ancora più strong, alcolica e scura.
Se parliamo di imperial stout facciamo ancora più confusione perchè è il nome che si attribuì alla porter stout solo in seguito alle relazioni nate tra la corte Russa e l’Inghilterra nel XIX secolo. In effetti gli scambi commerciali tra l’Inghilterra e la Russia si intensificarono nel secolo XVII grazie anche ai lavori di efficientamento dei canali e dei porti inglesi che portarono poi a conoscere la flotta inglese commerciale in tutto il mondo come la più potente e organizzata. Dicevamo gli scambi con i paesi baltici si intensificarono. Pare che dalla Russia venissero importate le doghe per realizzare le botti dove poter conservare la birra, in quanto dalla Russia provenivano delle essenze di quercia che non avevano nodi e quindi adatte a creare grandi botti dove conservare liquidi.
Le navi partivano dunque cariche di prodotti inglesi tra cui la birra porter, birra scura ad alta gradazione alcoolica adatta ad attraversare la rigidità del mar Baltico ed evitare il congelamento. Porter significa facchino, riferendosi ai facchini dei porti inglesi che preferivano bere questa birra. Anche i russi andavano ghiotti per questo genere di birra scura e alcoolica e probabilmente tra quelle che arrivavano a destinazione preferivano le più scure e le più alcooliche. Fu così aggiunto l’aggettivo Stout, e così diventò Porter Stout per indicare le birre più strong.
Fu così che durante il regno di Caterina II ghiottissima di questo genere di birra, dal 1762 al 1796, la corte Russa si rifornì di birra Porter Stout dall’Inghilterra, in particolare dal birrificio Anchor Brewery a Southwark, che divenne il più grande birrificio al mondo. Da questo momento le Porter Stout divennero Imperial Stout o Russian Imperial Stout.
Per farvi comprendere l’importanza dell’esportazione in Russia di questo genere di birra vi diamo un dato. Solo dalla città di Burton (di cui parleremo meglio nell’articolo sulle Indian Pale Ale) partirono nel 1750 per la Russia 740 barili di Porter Stout, nel 1775 ne partirono 11.025!!!!!!! Caterina II era molto ghiotta di Imperial Stout!!!!!!!!
La stout non è propriamente parte della tradizione brassicola trappista, ma negli ultimi anni si sono moltiplicati i birrifici dell’ordine cistercense e per forza di cose anche la commerciabilità dei prodotti vuole la sua parte (non che i trappisti abbiano bisogno di particolari astuzie di marketing per vendere). Negli ultimi tempi in effetti le stout sono tornate di moda, grazie al moltiplicarsi dei microbirrifici che cercano di interpretare questo stile. Così succede che anche il birrificio trappista Spencer, made in USA ha brassato la sua prima stout.
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