Le origini
E’ un liquore unico, caratterizzato dal gusto caldo e piccante.
Le origini dell’alchermes risalgono al XV secolo e all’epoca era definito come “elisir della lunga vita”. Questo liquore era usanza sorseggiarlo ai banchetti, in particolare era molto amato dalla famiglia de’ Medici. Fu proprio Caterina, dopo aver sposato Enrico II di Orléans, a contribuire all’usanza dell’alchermes in Francia, in cui veniva riconosciuto come “Liquore de’ Medici”.
Arrivò in Italia con una ricetta di origine araba, precisamente in Toscana, proveniente dalla Spagna. In Sicilia era usanza e leggenda utilizzarlo contro “i vermi da spavento”; ovvero dando un cucchiaio della bevanda al bambino impaurito per cacciare via gli incubi notturni.
La gradazione alcolica di media è 21-32%.
L’alchermes è quindi conociuto come un prodotto casalingo usato principalmente per i dolci, può anche essere chiamato “alkermes” (si preferisce la prima versione perchè più domestica).
In passato questa bevanda venne anche chiamata Archemisi, dal termine “cremisi” che sta a indicare una tonalità di rosso. Dall’Arabo “quirmiz” che significa scarlatto e “al-qirmiz” cocciniglia. In Spagna veniva chiamato “alquermes” a indicare la cocconiglia appunto.
La cocciniglia è un parassita, un piccolo verme infestante e dannoso alle piante, da cui si ricava il colorante rosso. Appartiene alla famiglia della coccoidea e li caratterizza poter produrre l’acido carminico, fluido denso rosso scuro, che sfruttano per crearsi una barriera contro i predatori.
Per estrarre il colorante è necessario ottenere prima la polvere, macinando gli insetti, e poi trattare il composto con acqua calda.
La ricetta originale contiene alcol, zucchero, acqua, cocciniglia, scorza di arancia, acqua di rose e spezie varie come la cannella, chiodi di garofano, vaniglia, cardamomo e fiori di anice.
Nel 1743 Fra’ Cosimo Bucelli, ex direttore dell’Officina di Santa Maria Novella, fu il primo a trascrivere la ricetta dell’alchermes prodotto tutt’oggi a Firenze. Viene spesso utilizzato come ingrediente per dolci o come liquore da dessert. E’ riconosciuto come prodotto tradizionale della regione Toscana.
Con i progressi in ambito industriale, e le grandi produzioni, l’originalità di alcuni prodotti fra cui l’alchermes si sta perdendo. A differenza della ricetta originale che prevede l’uso della cocciniglia, nelle industrie vengono utilizzate soluzioni idroalcoliche aromatizzate e coloranti.
In Italia si utilizza particolarmente per la produzione delle peschette o pesche dolci e nella zuppa inglese.
Noi siamo fra i pochi store online a vendere l’alchermes della Certosa di Firenze
Gradazione alcolica dell’alchermes – certosa di Firenze: 21% Vol.
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